QUALE RESA INCOTERMS
DEVO INSERIRE IN FATTURA?

Ogni singola sigla codificata nell’Incoterms definisce chiaramente quale resa incoterms usare e chi debba accollarsi i costi e le responsabilità per ogni parte di trasporto, per i costi doganali in partenza ed in arrivo, per i costi assicurativi. Una parte importante (spesso trascurata) è l’indicazione, dopo la sigla, del nome specifico della località geografica, della frontiera o del porto/aeroporto a cui la sigla stessa si riferisce.

Quale resa incoterms usare e dove li posso trovare?
I termini Incoterms sono stati ratificati dall’ International Chamber of Commerce (ICC) e pubblicati originariamente in lingua inglese con traduzione autorizzata in altre 31 lingue da parte delle varie camere di commercio nazionali.

L’ultima revisione dell’accordo è stata effettuata nel 2010 da qui la denominazione attuale corretta di INCOTERMS 2010

Quale resa incoterms usare?

EXW

Il termine Ex Works, conosciuto anche con l’acronimo EXW, viene usualmente tradotta quale resa franco fabbrica. La notazione EXW, che deve essere completata dall’indicazione specifica di una località, è quella che vincola il venditore semplicemente a preparare dei beni nei suoi locali (fabbrica, magazzino ecc.) alla data concordata, provvedendo unicamente alla fornitura della documentazione adatta per l’esportazione dalla nazione di origine.

L’acquirente, da parte sua, dovrà provvedere all’operazione doganale di esportazione (nel caso fosse impossibilitato a farlo la resa dovrà essere modificata in FCA), organizzerà il trasporto e ne pagherà tutti i costi, prendendone anche tutti i rischi fino alla destinazione finale.

FCA

Il termine Free Carrier viene usualmente tradotto come franco spedizioniere, derivato dal termine “free” (“libero”) inteso con il trasporto non pagato. La notazione FCA, che deve essere completata dall’indicazione specifica di una località, è quella che vincola il venditore a preparare dei beni alla data concordata, provvedendo alla fornitura della documentazione adatta per l’esportazione dalla nazione di origine, alla consegna presso il magazzino dello spedizioniere (o altro soggetto scelto dall’acquirente) e al pagamento dei costi relativi all’operazione doganale di esportazione.

L’acquirente, da parte sua, organizzerà il trasporto e ne pagherà tutti i costi, prendendone anche tutti i rischi fino alla destinazione finale.

FOB

L’espressione Free On Board è nata principalmente per il trasporto marittimo (franco a bordo), essa stabilisce che a carico del venditore siano tutte le spese di trasporto fino al porto d’imbarco, compresi eventuali costi per la messa a bordo della nave, nonché le spese per l’ottenimento di licenze e documentazioni per l’esportazione dalla nazione di origine e quelle per le operazioni doganali sempre di esportazione.

Dal momento in cui la merce è considerata pronta per la partenza tutte le altre spese sono da considerarsi a carico dell’acquirente, compresi i costi di assicurazione. Per quanto concerne la responsabilità della merce questa passa dal venditore al compratore al momento in cui la merce stessa supera fisicamente la verticale della murata della nave.

La formulazione di questo termine di resa è considerata completa con l’indicazione del porto di imbarco (esempio FOB Genova). Da questo termine erano stati mutuati, anche se ormai non più corretti, anche i termini FOR – Free on Rail e FOT – Free on Truck rispettivamente in uso nel caso il trasporto avvenisse via ferrovia o via camion.

Nel caso del trasporto ferroviario, del trasporto via strada e del trasporto aereo il termine equivalente è Free Carrier (FCA).

FAS * (solo marittimo o vie d’acqua interne)

La resa Free alongside Ship (franco lungo bordo, indicare il porto convenuto), è nata per il trasporto marittimo essa stabilisce che a carico del venditore siano tutte le spese di trasporto fino al porto d’imbarco, compresi eventuali costi per la messa a terra su una banchina o chiatta designata dal compratore nel porto d’imbarco convenuto. Le spese per l’ottenimento di licenze e documentazioni per l’esportazione dalla nazione di origine e quelle per le operazioni doganali sempre di esportazione. Dal momento in cui la merce è considerata pronta per la partenza tutte le altre spese sono da considerarsi a carico dell’acquirente, compresi i costi di assicurazione. Per quanto concerne la responsabilità della merce questa passa dal venditore al compratore al momento in cui la merce stessa è scaricata sulla banchina. Per spedizioni con container è più appropriato utilizzare la resa FCA.

CFR

Il termine Cost and Freight, conosciuto anche con la sigla CFR (C&F), è in uso principalmente nei trasporti via mare; esso stabilisce che a carico del venditore siano tutte le spese di trasporto fino a destinazione, compresi eventuali costi per lo scarico della nave, nonché le spese per l’ottenimento di licenze e documentazioni per l’esportazione dalla nazione di origine e quelle per le operazioni doganali sempre di esportazione.

A carico dell’acquirente sono invece le spese di assicurazione mentre il venditore ha l’obbligo di comunicare tempestivamente tutti i dati necessari per la stipula della polizza contro i rischi.

Dal momento in cui la merce è scaricata nel porto di arrivo tutte le altre spese sono da considerarsi a carico dell’acquirente, compresi i costi doganali nella nazione di arrivo.

La formulazione di questo termine, quale resa incoterms, è considerata completa con l’indicazione del porto di destinazione (esempio C.F.R. Barcellona). Spesso viene impropriamente utilizzato anche quando il trasporto avviene via strada o ferrovia, mentre in questi ultimi casi sarebbero da preferire altri termini (CPT).

CIF

Il termine Cost, Insurance and Freight, viene utilizzato nei trasporti via mare, stabilisce che a carico del venditore siano tutte le spese di trasporto fino a destinazione, compresi eventuali costi per lo scarico della nave, nonché le spese per l’ottenimento di licenze e documentazioni per l’esportazione dalla nazione di origine e quelle per le operazioni doganali sempre di esportazione. Sempre a carico del venditore sono anche le spese di assicurazione.

Dal momento in cui la merce è scaricata nel porto di arrivo tutte le altre spese sono da considerarsi a carico dell’acquirente, compresi i costi doganali nella nazione di arrivo.

La formulazione di questo termine di resa è considerata completa con l’indicazione del porto di destinazione (esempio C.I.F.Trieste ).

CPT

Il termine Carriage Paid To, è valido per ogni tipo di trasporto, stabilisce che a carico del venditore siano tutte le spese di trasporto fino ad un punto di arrivo specificato, nonché le spese per l’ottenimento di licenze e documentazioni per l’esportazione dalla nazione di origine e quelle per le operazioni doganali sempre di esportazione. Anche i costi da sostenere per l’attraversamento di altre nazioni fino al punto di arrivo sono a carico dello speditore.

Dal momento in cui la merce è arrivata nel punto di arrivo concordato tutte le altre spese sono da considerarsi a carico dell’acquirente, compresi i costi doganali nella nazione di arrivo.

La formulazione di questo termine di resa è considerata completa con l’indicazione di una località specifica di destinazione (esempio, quale resa incoterms, C.P.T. Milano).

CIP

La resa Carriage and Insurance Paid to, è valida per ogni tipo di trasporto, stabilisce che a carico del venditore siano tutte le spese di trasporto fino ad un punto di arrivo specificato, nonché le spese per l’ottenimento di licenze e documentazioni per l’esportazione dalla nazione di origine e quelle per le operazioni doganali sempre di esportazione. Anche i costi da sostenere per l’attraversamento di altre nazioni fino al punto di arrivo sono a carico dello speditore. A differenza della resa CPT sono a carico del venditore anche le spese di assicurazione.

Dal momento in cui la merce è arrivata nel punto di arrivo concordato tutte le altre spese sono da considerarsi a carico dell’acquirente, compresi i costi doganali nella nazione di arrivo.

La formulazione di questo termine di resa è considerata completa con l’indicazione di una località specifica di destinazione (esempio C.I.P. Torino).

DAT

Con il termine Delivered at terminal (reso al termina, inserire luogo pattuito), il venditore effettua la consegna della merce scaricata in un luogo concordato con l’acquirente, la resa è completa con l’indicazione della località. Pertanto i costi derivanti dallo scarico della merce dal mezzo di trasporto, sono a carico del venditore. La denominazione “Terminal” non deve essere letta esclusivamente per un terminal aeroportuale, marittimo o ferroviario bensì qualsiasi luogo sia esso coperto o scoperto convenuto col venditore. E’ importante che il luogo indicato sia il più specifico possibile, in quanto, una volta scaricata la merce, la responsabilità passa all’acquirente. Le formalità doganali d’esportazione, come eventuali costi per le licenze d’esportazione sono a carico del venditore, mentre i costi all’importazione e i relativi oneri doganali ed eventuali licenze d’importazione, sono a carico dell’acquirente.

DAP

DAP o DDU, quale resa incoterms? Il termine Delivered at Place (reso al luogo di destinazione, da inserire), sostituisce la resa DDU. Con questo acronimo, il venditore rende la merce non scaricata in un determinato luogo pattuito fra le parti; reso franco arrivo del mezzo di trasporto convenuto. Lo scarico della merce è a carico dell’acquirente, così come la responsabilità della messa a terra. Le formalità doganali d’esportazione e le eventuali licenze d’esportazione sono a carico del venditore, mentre le formalità doganali d’importazione, i diritti doganali e le eventuali licenze d’importazione, sono a carico dell’acquirente.

DDP

Il termine Delivery Duty Paid, conosciuto con l’acronimo D.D.P., stabilisce che a carico del venditore siano tutte le spese di trasporto fino ad una destinazione concordata, nonché le spese per l’ottenimento di licenze e documentazione per l’esportazione dalla nazione di origine e quelle per le operazioni doganali sempre di esportazione. Anche i costi da sostenere per l’attraversamento di altre nazioni fino a destino sono a carico dello speditore e le operazioni doganali nella nazione di arrivo, compresa la liquidazione di tutti gli oneri gravanti sulla merce nella nazione di destino. Viene solitamente pattuita la clausola che l’imposta sul valore aggiunto (IVA) resta a carico dell’acquirente mentre il dazio ed eventuali altre tasse sono a carico del venditore.
La formulazione di questo termine di resa è considerata completa con l’indicazione di una località specifica (esempio D.D.P. Lugano oppure D.D.P. Lugano, esclusa IVA, Dazio o oneri doganali).

A voi dunque. scegliere quale resa incoterms usare.